Writings

L'indice
L'arte è uno stato d'animo che si rivolge all'intelletto e non ai sensi.
La rinuncia alla rappresentazione del mondo visivo, così come lo vediamo, dovrebbe essere un obbligo, una
scelta contraria sarebbe inutile rispetto all'arte e non avrebbe nulla a che vedere con essa.
Ma è la ricerca dell'originalità a rappresentare il vero pericolo, perchè vorrebbe dire amare più se stessi che la pittura,. In questo senso più si è nella pittura e meno si è originali, invece bisognerebbe icercare di essere unici, cioè essere se stessi fino in fondo eliminando la fastidiosa sensazione di essere nuovi a tutti i costi.
La realtà profonda delle cose è anonima ed ogni pittura che tocca davvero il fondo della realtà si annulla in essa. 
Non ci si esprime attraverso la pittura, non si usa la pittura per questo fine, ma ci si comunica nella pittura, dove
valgono le intenzioni. E' inutile dipingere senza l'intenzione di dire qualcosa che apra una porta verso il proprio sentire.
liberi moralmente di costruire un nuovo rapporto non più gerarchico basato sul principio di autorità. 
Nulla è più ridicolo della retorica della finta conoscenza, la pittura pretende uno struggimento e una fede nell'uomo, il resto non conta, è prima di tutto un fatto morale. Un atto di umiltà e d'amore, una fede.
La pittura nasce  come lavoro solitario, spiritualmente anonimo. 
In questa sfera anonima l'artista può aprirsi come in segreto e cercare forse quello che incosciamente spera di
non trovare mai.